Alga spirulina – della dott.sa Paola Salgarelli

PREMESSA: Se siete arrivati a questo articolo perchè vi interessa acquistare SPIRULINA FIT, sappiate che questo articolo, l’azienda produttrice di Bivo e la dottoressa Paola Salgarelli NON HANNO NULLA A CHE FARE CON TALE PRODOTTO. La dottoressa Salgarelli ha scritto questo articolo per illustrare le proprietà dell’alga spirulina, con tanto di documentazione scientifica e bibliografia. Chi produce SPIRULINA FIT ha associato la dottoressa Salgarelli, A SUA INSAPUTA, a tale integratore, dal quale l’azienda produttrice di Bivo e la dottoressa si dissociano totalmente.

Negli ultimi decenni sono comparse nell’alimentazione degli occidentali le alghe, le possiamo trovare al ristorante (pensiamo al sushi), oppure come componenti di alcuni integratori.
Il fatto di averle introdotte nella nostra dieta è un bene perché contengono un’ampia varietà di composti benefici per l’organismo umano.
Ad esempio, la spirulina, forse la più nota tra le alghe, è tradizionalmente considerata un super-alimento. E non a caso, infatti, entra a far parte della formulazione del nuovo Bivo Ready to Use gusto Vegetale.
Conosciamo meglio la spirulina partendo dal fatto che essa viene chiamata alga in modo improprio perchè in realtà è un cianobatterio, ovvero un organismo unicellulare in grado di compiere la fotosintesi. Il suo nome vero è Arthrospira, ma viene chiamata Spirulina proprio per la sua forma a spirale.
Il suo uso alimentare è documentato fin dall’antichità (ad esempio nelle civiltà Maya e Azteche), ma è negli ultimi decenni che si è assistito a un rinnovato interesse nei suoi confronti. Nel 1974 le Nazioni Unite hanno dichiarato la Spirulina il “cibo del futuro”, soprattutto per il suo alto contenuto proteico utile per vari scopi, ad esempio per combattere la malnutrizione.
Ed è proprio l’alta percentuale di proteine (65%) una delle qualità più importanti di quest’alga. Ma non solo: le sue proteine sono molto digeribili, addirittura più di quelle del latte. Assumere spirulina, quindi, è un modo facile e salutare per potenziare l’intake proteico e può essere una sorgente importante di proteine per i vegetariani e i vegani. Inoltre, queste proteine hanno un buon valore biologico, anche se i contenuti di alcuni aminoacidi essenziali non sono molto elevati. Ma non è un problema: basta consumare, assieme alla spirulina, cibi che diano un buon apporto degli aminoacidi carenti, come ad esempio i legumi e la frutta secca a guscio.

Oltre all’ottimo contenuto proteico, questo superfood possiede molte altre virtù, vediamo le più importanti:

  • riduce i picchi di trigliceridi dopo un pasto ricco di grassi, aumenta la quantità di colesterolo eliminato con le feci, riduce il colesterolo “cattivo” LDL e aumenta quello “buono” HDL, tutto questo perché probabilmente stimola la funzionalità epatica;
  • migliora la resistenza alle infezioni virali dal momento che pare sia in grado di attivare alcune cellule del sistema immunitario come i macrofagi e i linfociti T e B;
  • negli sportivi, la supplementazione con spirulina aumenta la resistenza alla fatica e migliora la prestazione sotto sforzo;
  • alcuni studi mostrano che ha effetti protettivi sul sistema cardiovascolare perché pare inibisca l’aggregazione piastrinica e riduca la pressione sanguigna;
  • in alcuni lavori scientifici risulta che quest’alga è in grado di ridurre sensibilmente la glicemia. Questo grazie alle ficocianine, sostanze in grado di proteggere le cellule β del pancreas, deputate alla secrezione di insulina;
  • in modelli animali, si è dimostrata un’azione protettiva della spirulina nei confronti di malattie neurodegenerative come il Parkinson e l’Alzheimer. Sempre in animali, un elevato consumo dell’alga ha mostrato capacità protettive notevoli nei confronti dell’ictus. Dati importanti che richiedono però studi più approfonditi per valutarne una reale utilità nell’uomo;
  • alcuni composti presenti nell’alga hanno mostrato la capacità di inibire la crescita di cellule tumorali in vitro. Risultati che meritano approfondimento e che per ora hanno pochi riscontri in vivo: il più interessante mostra come il consumo di un integratore a base di spirulina possa ridurre lesioni orali in forti fumatori; 
  • la spirulina è uno dei pochi integratori dei quali è stata dimostrata la capacità di legare metalli pesanti e tossici come cadmio, piombo, mercurio e arsenico. 

Dopo questo lungo elenco di virtù, dobbiamo invece sfatare il mito dell’alto contenuto di vitamina B12 nell’alga spirulina. Ricordiamo che la vitamina B12 si trova quasi esclusivamente in alimenti di origine animale, salvo rare eccezioni, tra cui, si pensava, rientrasse l’alga spirulina. Studi più recenti hanno dimostrato che in realtà nella spirulina è presente una pseudovitamina B12, con struttura simile ma priva di attività nell’organismo umano. Di conseguenza, chi segue una dieta vegana è bene che ricavi il proprio fabbisogno giornaliero di vitamina B12 da integratori o da alcuni cibi come, ad esempio, i derivati fermentati della soia (tempeh) e i funghi shiitake. (NDR: Bivo, pure essendo un prodotto totalmente vegan, contiene al suo interno l’aggiunta della vitamina B12, assieme a tutte le altre vitamine e sali minerali)

Per concludere, è doveroso sottolineare che la spirulina è considerata un integratore sicuro, purché si rispettino le dosi consigliate (da 1 a 3 grammi al giorno, fino a un massimo di 10 grammi in alcune situazioni particolari). Tuttavia, poiché non esistono studi approfonditi sulla pericolosità di spirulina e derivati è bene che alcuni soggetti come le donne in gravidanza o in allattamento, soggetti in dialisi e soggetti immunodeficienti, si astengano dal consumo. 

Per ragioni di sintesi, abbiamo fatto una carrellata di alcune delle proprietà di questa preziosa alga, ma l’elenco è ancor più lungo, per non parlare poi di quanto verrà ulteriormente scoperto in futuro, dal momento che la spirulina è continuo oggetto di studi. Basti pensare che persino le agenzie spaziali sono interessate a questo superfood e l’hanno proposta come uno dei cibi essenziali nei sistemi di supporto per missioni a lungo termine. La spirulina su Marte? Forse sì, forse è davvero il cibo del futuro!

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Paola Salgarelli, Biologa Nutrizionista, specialista in Scienza dell’Alimentazione